le Chiese rupestri più importanti (fuori mura):
-Santa Croce ai Lagnoni,
-S. Maria de' Miracoli e Monastero Benedettini,
-Maria SS. dell'Altomare,
-Cristo di Misericordia,
Alcune chiese e chiesette col tempo per varie cause sono scomparse. Di alcune di esse abbiamo tracce documentali, di altre tavole grafiche o riprese fotografiche, di altre ancora solo note della tradizione orale.
“Molte altre Chiese antiche, che ora più non esistono, si appartenevano al Capitolo [della Cattedrale]. Esse faceano parte di tanti villaggi vicini alla città, come: S. Ciriaco, messa sulla via di Corato; S. Angelo e S. Maria in Chiancula, sulla medesima via di Corato e Trani. S. Angelo dei Ricchi, sulla via di Barletta, S. Vito e Mauro [Marco], nei pressi del Seminario; S. Pietro, nelle vicinanze di S. Maria Vetere; S. Barbera, a circa due miglia dalla città (Il territorio di S. Barbera si apparteneva alla Mensa Vescovile. Nei lavori colonici si trovano spesso, in quel territorio, ruderi di case, vasi antichi. ossami umani ed anche monete antiche); S. Martino, sulla via anticamente detta Rughe lunghe, oggi via Tupputi, nei pressi di S. Domenico; S. Simone, sulla via Flavio de Excelsis, e propriamente sull'angolo del portone dell'attuale Conservatorio; S. Caterina, a più della via Pendio, adiacente alla casa del famoso Tommaso De Liso, una volta proprietà del Capitolo Cattedrale; S. Fortunato, in un angolo della via Zingari, oggi via Tesorieri (Nel costruire le nuove abitazioni, in questo sito, dai Signori Squadrilli e da altri furono rinvenute varie sepolture, antichi dipinti, tracce di altari ed altro.); S. Maria la nuova, accanto alla Chiesa dell'Altomare (Questa Chiesa godeva anticamente la commenda dei Cavalieri di Malta. Oggi è adibita ad abitazione, e si vedono delle tracce dell'antica Chiesa, avente la porta maggiore ad arco acuto e due finestroni ai lati, del medesimo stile.); S. Colomba, messa accanto alla Chiesa di S. Domenico, e poscia aggregata a quel Monistero (Questa Chiesetta fu eretta dalla pia Contessa Beatrice d'Angiò, sposa in seconde nozze di Bertrando del Balzo.).”